contatori web RSS Facebook Twitter Google + Google + Pinterest Pinterest Likendin
Motore di ricerca Interno

   Archivio
   Link

Salerno   Salerno è stato ricordato il primo bombardamento della seconda guerra mondiale












RSS Facebook Twitter Google + Google + Pinterest Pinterest Likendin

    Alle ore 13,15 del 21 giugno 2019 una delle sirene utilizzate durante la seconda guerra mondiale è stata azionata da Pasquale Capozzolo, ha emesso di nuovo il suo segnale. Il giorno di San Luigi, mentre la città di Salerno trascorreva un altro giorno in attesa di tempi migliori in quel giugno del 1943. Molti si erano recati a mare e furono pochi quelli che prestarono attenzione allo stridolio della sirena all'avvicinarsi di aerei nemici che più volte, invano annunziò il bombardamento imminente; nonostante un aereo, soprannominato dai salernitani "Ciccill'o ferrovierie", da molte sere al calar del sole sorvolava la ferrovia tra Battipaglia e Salerno, la sera precedente avesse già seminato morte. Quel 21 giugno 1943, all'avvicinarsi della formazione di bombardieri, parecchi si voltarono verso l'alto per stabilirne il numero e immaginare dove si sarebbero diretti, sicuri anche questa volta che Salerno non fosse stata bombardata. Non fu così, alle 13,15 essi sganciarono il loro carico di morte, colpendo la stazione, la caserma Umberto I, il comando del Gen. Gonzaga e in generale tutta la zona che attualmente va da piazza della Concordia verso sud-est. A questo bombardamento compiuto dagli americani, ne segui un altro. Poco dopo la mezzanotte una formazione di aerei Inglesi, dopo aver illuminato Salerno con bengala al fosforo, liberò il suo carico di morte nel centro della città. Nella zona detta di San Giovanniello, sulle mappe via Antonio Genovesi-vicolo San Petrillo, gli abitanti si erano recati nei rifuggi. Proprio in uno di questi avvenne una delle tragedie più insensata, più di 40 persone vi rimasero intrappolate, vive e per colpa di una bomba inesplosa fu negato l'accesso alla zona per liberarli. Alcuni testimoni hanno ricordato che giorno dopo giorno le loro richieste d'aiuto si affievolivano fino al cessare del tutto e quando fu possibile recarsi sui luoghi del bombardamento, fu trovata una scritta "ci avete seppellito vivi". Proprio in questo rione è stato ricordato quel tragico evento, è stata organizzata dall'Associazione Avalanche 1943, il MOA di Eboli, con il patrocinio del Comune e della Provincia di Salerno con la partecipazione dell'Associazione Maestri del lavoro d'Italia di Salerno e il giornalista Eduardo Scotti. Erano presenti tra gli altri: Paky Memoli, Consigliere Provinciale alla Cultura, Beni Culturali e Turismo, Vincenzo Napoli Sindaco di Salerno, Eva Avossa vice sindaco di Salerno, Don Michele Pecoraro Parroco della Cattedrale di Salerno, Prof. Giuseppe Fresolone responsabile del MOA di Eboli, Pasquale Capozzolo dell'Associazione Avalanche, e MdL Giovanni Terranova Come Responsabile dei Maestri del Lavoro della Provincia di Salerno, diversi testimoni, e un folto numero di cittadini. Dopo La benedizione di Don Michele Pecoraro, i discorsi di tutte le autorità presenti, il Maestro Giuseppe Nappo ne ha tracciata la storia sottolineando il ruolo avuto delle donne e dai ragazzi in quei giorni, inoltre il giornalista Eduardo Scotti ha espresso l'intenzione di inserire anche questo giorno nel Salerno DAY. Al termine della cerimonia da tutti è stato manifestato il desiderio di porre una targa per ricordarne la memoria.
      Articolo di: Giovanni Terranova  




Venerdì 28 giugno 2019

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported
@Reserved: Tutti i diritti sono riservati vietato la riproduzione anche parziale i trasgressori verranno puniti dalla legge.
Tutti i video che sono presente in questo sito sono senza scopo di lucro.

Le immagini raffiguranti loghi e marchi delle associazioni sono di proprietà dei rispettivi titolari. NotizieIrno è disponibile alla rimozione di essi in ogni tempo. Le foto presenti sul sito sono state in larga parte prese da Internet, e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo. , che provvederà prontamente alla rimozione delle immagini utilizzate.