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Scafati
Traversa Massimo Troisi e parco giochi
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Traversa Massimo Troisi e parco giochi in preda al degrado, Scafati Arancione e il comitato: «Una zona dimenticata dal Comune, non è possibile che il decoro e la pulizia debbano essere a carico dei cittadini»
«Traversa Massimo Troisi è completamente dimenticata nonostante il grido d’aiuto dei cittadini». Così Francesco Carotenuto, portavoce del gruppo politico Scafati Arancione, che si sofferma sulle problematiche segnalate da residenti e commercianti in merito all’arteria che incrocia con via della Resistenza e al vicino parco. Una situazione più volte denunciata anche al Comune, ma che finora non è stata risolta malgrado la nascita di un apposito comitato. «Noi attivisti ci impegniamo periodicamente per ripulire la nostra stessa traversa – afferma Roberto Ciaravolo, tra i componenti dell’associazione “Traversa Massimo Troisi” – Purtroppo l’istituzione sembra aver dimenticato e abbandonato a sé stesse alcune zone della città. Il problema degrado riguarda anche il parco giochi e ciò si ripercuote sui più piccoli. Non è giusto che famiglie scafatesi siano costrette a portare i loro figli altrove per permettergli di giocare sulle giostrine. Noi come semplici cittadini ci siamo presi la responsabilità di tenerlo pulito, ma non possiamo essere lasciati soli». Il comitato ha protocollato alcune richieste alla commissione straordinaria alla guida di Palazzo Mayer e gli attivisti si sono proposti per la gestione del parco. Tra le idee in cantiere, quella di realizzare delle strisce pedonali per andare incontro alle esigenze dei diversamente abili. «Anche questa proposta, tuttavia, è rimasta inascoltata – spiega Ciaravolo – Un nostro concittadino è affetto da una grave patologia e con difficoltà di deambulazione. Lui e altri potrebbero avere un grande beneficio grazie a un intervento molto semplice». Il portavoce di Scafati Arancione, Francesco Carotenuto, chiosa rimarcando i problemi e rivolgendosi alla triade commissariale: «Un’altra esigenza è la manutenzione e la potatura degli alberi. Pochi giorni fa un grosso ramo si è abbattuto su un’automobile. Pensiamo a cosa sarebbe potuto succedere se nelle vicinanze ci fosse stato un bambino. La domanda è se possiamo permetterci di attendere la prossima disgrazia prima di correre ai ripari. Più volte residenti e commercianti hanno scritto al Comune, che mi auguro prenda presto in considerazione il loro appello. Non è normale dover aspettare la prossima tornata elettorale prima di avere risposte».
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Giovedì 7 marzo 2019
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