RSS Facebook Twitter Google + Google + Pinterest Pinterest Pinterest
Motore di ricerca Interno
   Archivio
  Giffoni Valle Piana   LE BAL – L’ITALIA CHE BALLA
   Link














RSS Facebook Twitter Google + Google + Pinterest Pinterest Pinterest

    GIOVEDÌ 19 ALLA TRUFFAUT L’UNICA DATA IN CAMPANIA
    DI LE BAL – L’ITALIA CHE BALLA DAL 1940 AL 2001 Oltre 60 anni di canzoni e grande danza per raccontare dallo scoppio della seconda guerra mondiale al crollo delle torri gemelle La stagione chiude a maggio con Lorella Cuccarini e Giampiero Ingrassia Giffoni Valle Piana, 16 aprile 2018 Uno spettacolo ispirato al film “Ballando ballando” di Ettore Scola per ripercorrere attraverso i volti, i vestiti, la danza e i gesti di un cast di 16 straordinari attori la nostra storia più recente. Giovedì 19 aprile la chicca della decima edizione di Giffoni Teatro sbarca alla Sala Truffaut: in scena l’unica data in Campania di “Le Bal – l’Italia che balla dal 1940 al 2001” di Giancarlo Fares. Oltre 60 anni di canzoni e grande danza per raccontare, dal 1940 al 2001, dallo scoppio della seconda guerra mondiale al crollo delle torri gemelle, la storia del Bel Paese. Al suo debutto, lo scorso autunno a Roma, era stato accolto da un successo travolgente, con giudizi molto lusinghieri da parte sia della critica che del pubblico, da cui è stato definito come «uno spettacolo elegante, poetico e divertente». La pista di una balera si presenta come un luogo d’incontro in cui uomini e donne si cercano, si incontrano, si uniscono in coppia e danzando rivivono ricordi e memorie: gelosie, rancori, stilemi caratteriali radicati nell’essere umano si mostrano ed interagiscono. La danza diventa una gara, il ritmo si fa accelerato e i personaggi si liberano del peso dell’età, dei costumi e ritornano indietro nel tempo. Da questo momento è la storia a farla da padrona e la musica ne scandisce l’evolversi, si fa drammaturgia e permette alle azioni di esplodere e raccontare l’Italia partendo dagli anni trenta, passando per la seconda guerra mondiale, la liberazione, il boom economico, le lotte di classe, la corruzione, la gioia della vittoria dei mondiali che unisce tutti indistintamente, il degrado, la paura dell’undici settembre e la riconquista dei valori, dell’amore che dona speranza narrando i cambiamenti della vita quotidiana, la migrazione verso il nord, l’abbigliamento, il mangiare, il modo d’esprimere le proprie emozioni. Un racconto affidato anche agli attori, alla forza comunicativa delle azioni, dei gesti a cui si accompagnano cambi di costume che raccontano il susseguirsi dei decenni, i mutamenti dei colori. Sulle note di canzoni italiane che appartengono alla memoria comune, dal Trio Lescano a Fred Bongusto, da Modugno a Mina, Renato Zero, Enrico Ruggeri, Franco Battiato, Adriano Celentano e Ornella Vanoni, solo per citarne alcuni, si racconta l’Italia che balla dal 1940 al 2001. Chiusura con il botto lunedì 21 maggio 2018. Il sipario cala con Lorella Cuccarini in “Non mi hai più detto ti amo”. Partner della commedia, dopo venti anni esatti dall’accoppiata Danny/Sandy di Grease, sarà Giampiero Ingrassia. Un marito e una moglie costretti ad affrontare una crisi profonda che, alla fine di un percorso difficile ed intenso, trasformerà completamente entrambi. INFO UTILI Lo spettacolo andrà in scena alle 21; il prezzo del singolo biglietto è di 28 euro. Per informazioni: Associazione Giffoni Teatro - 3394611502; www.giffoniteatro.it; info@giffoniteatro.it. Biglietteria online www.go2.it; Botteghino Sala Truffaut: Via A. Moro 2, nei giorni di spettacolo dalle ore 19,00.
    Martedì 16 Aprile 2018






Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported
@Reserved: Tutti i diritti sono riservati vietato la riproduzione anche parziale i trasgressori verranno puniti dalla legge.
Tutti i video che sono presente in questo sito sono senza scopo di lucro.

Le immagini raffiguranti loghi e marchi delle associazioni sono di proprietà dei rispettivi titolari. NotizieIrno è disponibile alla rimozione di essi in ogni tempo. Le foto presenti sul sito sono state in larga parte prese da Internet, e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo. , che provvederà prontamente alla rimozione delle immagini utilizzate.