RSS Facebook Twitter Google + Google + Pinterest Pinterest Likendin
Motore di ricerca Interno
   Archivio
  Mercato San Severino   FESTA MEDIEVALE A S. SEVERINO
   Link













RSS Facebook Twitter Google + Google + Pinterest Pinterest Likendin

    FESTA MEDIEVALE A S. SEVERINO IL 22 E IL 23 SETTEMBRE 2018 Sabato 22 e domenica 23 settembre Mercato S. Severino si veste a festa, per la seconda edizione della kermesse medievale “S. Severino si racconta” - organizzata dal sodalizio “Il cantastorie”. L’associazione è nata a luglio 2017, conta al suo attivo circa settanta membri; il presidente è Orlando Casale – presente, con la vice Rosita Scalese e il tesoriere Carolina Faiella, alla conferenza stampa tenutasi il 20 settembre per illustrare l’evento. Il tema stavolta (per il 2018) è “Storia di un grande casato”. Alle 16.30 di sabato, l’apertura delle manifestazioni – con la presenza del primo cittadino Antonio Somma: tra le curiosità più pregnanti, le visite alla mini-struttura museale archeologica e botanica presso Palazzo di Città (percorso guidato, con appositi ciceroni) e i giochi (ovviamente medievali) tra frazioni: ben cinque squadre si affronteranno in diverse sfide – dalle 17 alle 19. Alle 19 di sabato, poi, lo storico nonché docente Giuseppe Rescigno terrà un dibattito (sempre al Comune) su “I Sanseverino. Storia di una grande famiglia”. Vi saranno anche proiezioni video. Parteciperanno pro loco di diversi paesi, la cui storia è legata a quella di S. Severino. Alle 20.30, in piazza Imperio, spettacoli di giullari di corte; trampolieri; sputafuoco. Domenica 23, le scuole primarie del comprensorio vivranno l’esperienza degli “scacchi viventi” – a cura dell’associazione “L’alfiere cattivo”. Uno dei momenti centrali dell’happening è però la Messa delle 11, nella chiesa di S. Giovanni in Parco – in onore del benedettino sanseverinese don Gregorio Portanova. La celebrazione eucaristica, officiata da don Gennaro Lo Schiavo, sarà interamente in lingua latina. Era da moltissimi anni che non si teneva e/o recitava una santa Messa appunto nella lingua dei nostri patres: il Latino (o sermo latinus). Animeranno le funzioni, i canti gregoriani (risalenti a don Gregorio Magno) della corale “Laudate Dominum” di Caiazzo. Sono stati, inoltre, coinvolti anche gli allievi dell’Istituto “Publio Virgilio Marone” – a S. Severino; alcuni studenti declameranno liriche proprio nel linguaggio tanto caro a Cesare e Cicerone. Alle 18, sempre domenica, altra occasione clou è il corteo storico (70 figuranti), con la partecipazione delle pro loco e di altri sodalizi: tra tutti questi, numerosi, intervenuti ricordiamo “I falconieri dell’Irno”; “Compagnia arcieri Doria”; “I cavalieri del Giglio”; “I pistonieri archibugieri S. Maria del Rovo”. Completeranno “l’opera”, la premiazione dei vincitori nell’ambito delle disfide d’epoca e l’estrazione di cotillon mediante un’apposita lotteria. Al termine, si esibiranno coreograficamente i “Pistonieri e archibugieri S. Maria del Rovo”. Non mancherà la rappresentazione teatrale tratta da un fumetto storico di Giuseppe Rescigno: “I Sanseverino, dal gastaldato di Rota al principato di Salerno”. Direzione artistica: Renato Rescigno. E vi saranno le performance artistiche e coreutiche delle danze medievali; coreografie a cura di Mariella Ferra – col supporto (accompagnamento musicale) dei “Monaghan duo”. Nel corso di tutta la serie di eventi, piazza Ettore Imperio sarà meta di bambini e adulti impegnati nella didattica delle armi medievali e/o nel tiro con l’arco. Si terranno le dimostrazioni di volo rapaci per allietare, intrattenere e incantare le famiglie. Ci sarà, altra novità di quest’anno, la presenza di stand gastronomici (o stand food). È da ricordare che già a giugno scorso si è tenuta una kermesse similare – però non proprio uguale – a cura dell’altra associazione culturale “Troisio de Rota”. In questo caso, è stato fatto il punto sulla figura di S. Tommaso d’Aquino, cognato di alcuni principi Sanseverino – avendo due sorelle (per alcuni storici, una sola) sposato (Maria e Teodora) altrettanti esponenti della celebre famiglia. Anche a giugno, dunque, S. Severino ha potuto calarsi in uno scenario cavalleresco variopinto. Ma nella cittadina esistono, pullulano molte altre realtà sociali e/o culturali – come “Riscoprendo…Ci”. Ognuna ha in sé semi o germi di speranza per riqualificare e valorizzare il territorio. Occorre dar loro merito e tempo di organizzare ed allestire happening “in grande”. Senza coltivare invidie e gelosie tra associazioni e gruppi vari. Nel corso dell’incontro coi cronisti (e non solo), il professore Rescigno ha focalizzato (e puntualizzato) proprio questo: parlando degli anni “d’oro” o “ruggenti” di S. Severino – cioè gli anni ’70 e ’80, quelli di “Obiettivo castello” (organizzato da Rescigno ma anche dai componenti del “vecchio” Centro di Servizi Culturali come Gino Noia, Massimo Del Regno, Tonino Di Palma e altri) – Giuseppe Rescigno stesso ha potuto constatare i nuovi fermenti (anche e soprattutto giovanili) dopo la fase calante degli anni ’90. E questo non può, secondo il suo giudizio, che essere positivo. Alla conferenza stampa hanno partecipato: l’assessore alle Politiche Culturali Enza Cavaliere; Rescigno, Rosa Ascolese, Orlando Casale, la Faiella e Restituta Napoli della pro loco di Mercato S. Severino. Sotto la lente dei relatori, la passione per la promozione del territorio e l’impegno profuso da “Il cantastorie” (ma anche da altri organismi socio-aggregativi) nell’approntare una manifestazione di così ampio respiro. A maggio prossimo – ha rivelato la Cavaliere – si intende allestire e preparare un evento nuovo, che porti il nome di S. Severino fuori dai suoi confini. Per adesso, tra sabato e domenica, coinvolte le frazioni e le scuole – per gli scacchi viventi (sul modello di Marostica) e per la partecipazione alle Messe. Grande attesa per il corteo, con i costumi e il vestiario – quest’anno – a cura del sodalizio anfitrione. Altra novità, i gruppi di teatro e di danza. Che hanno supportato e supporteranno la “grande famiglia” de “Il cantastorie”. Positivi i commenti, sempre durante la conferenza, sulle sinergie tra i componenti dell’associazione e i referenti istituzionali (politici). Tutto a favore del dialogo, del confronto, dello stare insieme. Che è poi l’obiettivo de “Il cantastorie” (ma anche di “Troisio” e di “Riscoprendo…Ci” – nonché di tutte le associazioni). Ciò in onore del potente casato dei Sanseverino, una stirpe che – ha ricordato il docente Rescigno – ha dominato, nel bene e nel male, tutto il panorama meridionale (e non solo delle nostre zone) per cinque secoli (500 anni).

     

     Articolo di: ANNA MARIA NOIA

     



    Sabato 22 settembre 2018






Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported
@Reserved: Tutti i diritti sono riservati vietato la riproduzione anche parziale i trasgressori verranno puniti dalla legge.
Tutti i video che sono presente in questo sito sono senza scopo di lucro.

Le immagini raffiguranti loghi e marchi delle associazioni sono di proprietà dei rispettivi titolari. NotizieIrno è disponibile alla rimozione di essi in ogni tempo. Le foto presenti sul sito sono state in larga parte prese da Internet, e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo. , che provvederà prontamente alla rimozione delle immagini utilizzate.