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del riuso in chiave di sviluppo culturale e sociale dei beni pubblici e altri palazzi analoghi sono stati riutilizzati a beneficio della collettività, a Salerno assistiamo da anni ad una dissennata cessione dei beni comuni oggetto di private speculazioni edilizie, come l’omologo Palazzo delle Poste oggi condominio di lusso, l’ex Marzotto, il palazzo di via Rafastia, che ha ospitato gli uffici della Procura della Repubblica e altri beni della comunità. Tutto questo senza che i cittadini vengano mai convolti nelle scelte che li riguardano e ignorando appelli e petizioni, ricorsi alle autorità giudiziarie che hanno aperto inchieste e processi. Tutto questo senza alcun rispetto degli obblighi statutari del Comune, che prevedono numerosi istituti di partecipazione, dai referendum alle consulte.
Le associazioni salernitane non intendono assistere passivamente e chiedono che abbia fine il metodo familistico con cui queste proposte vengono costruite e comunicate: non accettiamo più che la città continui ad essere merce di scambio e svenduta a privati, che scelte cruciali per il benessere della collettività vengano affrontate da una sola parte politica in sedi istituzionali che rappresentano l’intera città.
Salerno. 10/01/2021
DEEP /DEMOCRAZIA E PARTECIPAZIONE
ITALIA NOSTRA
ALI PER LA CITTÀ
CITTADINANZA ATTIVA SALERNO
COMITATO CENTRO STORICO ALTO
COMITATO CIVICO "SALVIAMO PIAZZA ALARIO"
CORAGGIO SALERNO
FIGLI DELLE CHIANCARELLE
FEDERAZIONE ITALIANA AMBIENTE E BICICLETTA
ITALIA NOSTRA SALERNO
M.G.A.- MOBILITAZIONE GENERALE DEGLI AVVOCATI
RETE DEI GIOVANI PER SALERNO
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