Lo scorso 14 maggio al comune di Mercato San Severino c’è stata una lunga e ordinata fila per farsi fare i tamponi preventivi per verificare la positiva da Covid-19. Tra gli altri sono stati effettuati a tutti i consiglieri comunali e ai componenti della giunta, ai membri del corpo dei vigili urbani, ai dipendenti comunali, ai rappresentanti delle varie associazioni di volontariato, nonché a tutti gli infermieri e personale dei vari supermercati. Un servizio attuato preventivamente su decisione dell’amministrazione comunale ed effettuato dall’istituto di profilassi di Napoli. <>. La minoranza ha anche chiesto di tenere al più presto un consiglio comunale per fare un bilancio a seguito

dell’inizio della fase 2, per tracciare l’andamento sanitario ed economico all’interno del territorio comunale. Ma soprattutto l’assise consiliare dovrà dare delle risposte circa i problemi dell’ospedale di Curteri, che secondo molti non ha saputo far fronte all’emergenza sanitaria verificatasi il mese scorso per il coronavirus. Nel centro della Valle dell’Irno sono stati ben 5 i decessi, 11 i contagiati e ben 140 le persone messe in quarantena. Numeri allarmanti che hanno messo sotto accusa la struttura sanitaria di Curteri. Lo stesso presidente del consiglio comunale, Fabio Iannone, ha inoltrato una lettera al prefetto di Salerno Francesco Russo, nella quale ha chiesto chiarimenti sull’elevato numero di decessi che si sono verificati nel nosocomio di Curteri. Un ospedale finito nell’occhio del ciclone anche per la faccenda della nomina del primario del pronto soccorso Antonio Basile, che è anche consigliere per il Pd, sulla chiusura di alcuni reparti che si è avuta nei mesi scorsi, e per l’arresto del primario Francesco Antonio Salsano.

Articolodi: vincenzo Pecorero