La decima edizione di “Una Mano Vela Diamo”.
La decima edizione di “Una Mano Vela Diamo”, in programma domenica 24
settembre (partenza ore 8.30 - Stazione Marittima), tra Salerno e
Cetara, avrà per protagonisti i diversamente abili dell’Anffas,
dell’Istituto Smaldone di Salerno e di altre importanti associazioni
salernitane. Alla manifestazione, promossa dal Rotary Salerno Est con la
collaborazione del Club Interact di Salerno e dei Club Rotaract di
Salerno, Salerno Duomo e Campus Salerno dei Due Principati, delle
Amministrazioni Comunali di Salerno e Cetara, Salerno Stazione
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Marittima, Associazione Stella Maris Salerno, Federazione Italiana
Piloti dei Porti, Travelmar, Banca Monte Pruno, Rimorchiatori di
Salerno, McDonald's della provincia di Salerno, Farmacia Soglia,
parteciperanno circa 250 persone.
Il tema della manifestazione di quest’anno è: “La solidarietà e
l’amicizia”. La segreteria organizzativa è curata da Antonio Vairo,
Marilena Montera, Carmine Nobile, rispettivamente presidente, segretaria
e prefetto del Club Rotary Salerno Est. Dopo gli indirizzi di saluto
delle autorità rotariane, del presidente del Consiglio Comunale
Alessandro Ferrara e dell’assessore al Bilancio del Comune di Salerno,
Roberto De Luca, ci sarà la partenza per Cetara dove i rotariani e i
diversamente abili saranno accolti dal sindaco Fortunato Della Monica.
Alle ore 13 il ritorno a Salerno. Alla manifestazione interverranno
anche i past governatori rotariani Marcello Fasano e Gennaro Esposito.
In questi anni la manifestazione - ideata dieci anni fa da Antonio
Brando, Ernesto Levi e Alfonso Pellegrino- è diventata una delle più
importanti e attese iniziative della realtà rotariana del Distretto 2100
-di cui è governatore Luciano Lucania- e che comprende oltre cento Club
della Campania, Calabria e del territorio di Lauria.
Il presidente del Rotary Salerno Est, prof. Antonio Vairo, ci tiene a
sottolineare che “il milione e duecentomila rotariani presenti in oltre
duecento nazioni, da oltre 110 anni operano sul piano locale, regionale,
nazionale e internazionale per tenere uniti i continenti e le culture,
per difendere la pace, combattere l’analfabetismo, alleviare la povertà,
promuovere l’accesso all’acqua potabile e alle strutture
igienico-sanitarie, e per contribuire a sconfiggere le malattie”. Vairo
ha aggiunto: “Sono ancora pochi i Paesi che hanno studiato soluzioni per
rispondere ai bisogni dei cittadini diversamente abili. Spesso mancano
servizi sanitari adeguati e riabilitazione mirata. E non basta: bus e
mezzi di trasporto pubblici raramente sono adeguati ai bisogni di questi
cittadini, le costruzioni inaccessibili e le tecnologie di comunicazione
spesso un costoso miraggio”. Per Vairo è necessario “promuovere
l’accesso ai servizi principali; investire negli specifici programmi per
persone disabili; adottare una strategia nazionale e un piano di azione;
migliorare l’istruzione, l’addestramento e il reclutamento del
personale; offrire finanziamenti adeguati; aumentare la conoscenza e la
comprensione della disabilità da parte della gente; rafforzare la
ricerca e la raccolta di dati; assicurare il coinvolgimento di persone
disabili nell’applicazione di politiche e programmi”.
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