S TUPRI, PELLEGRINO - VIETRI.
|
|
|
“Per il senatore Vincenzo D’Anna «le donne lo devono pensare che c'è gente in giro che può fargli del male.
Le donne hanno un appeal che è diverso dagli uomini, potrei parlare degli ormoni, dell'aggressività. Certe volte
un tipo di abbigliamento, un tipo di contesto, fa pensare a dei soggetti che siano una manifestazione di
disponibilità da parte della donna. Serve un poco di buonsenso, un poco di cautela, alle donne non farebbe
male». Siamo di fronte ad affermazioni vergognose, inaccettabili, ancora di più se pronunciate da un senatore
della Repubblica italiana”. È quanto dichiarano in una nota congiunta Cinzia Pellegrino e Imma Vietri,
rispettivamente coordinatore nazionale e coordinatore della Campania del Dipartimento Tutela delle Vittime
di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale.
“Ci vuole coraggio a dire simili sciocchezze che denotano la totale mancanza di rispetto nei confronti
delle donne, soprattutto di quelle vittime di violenza e abusi – spiegano -. Una piaga, un reato odioso,
un fenomeno spesso ancora troppo sommerso. Nessuno dovrebbe giustificare stupri e altre nefandezze in
nome di un presunto fattore fisiologico o istinto primordiale. Con le sue parole il senatore D’Anna, non
nuovo a queste “uscite” maschiliste e primitive, calpesta la dignità di tutte le donne. Per noi le donne
devono avere piena libertà o forse, caro senatore D’Anna, dovremmo educarle ad andare in spiaggia con il burka?”.
“Presti gratuitamente – concludono Pellegrino e Vietri – servizio come volontario per sei mesi in un
centro antiviolenza. Così avrebbe prova dello stato psicologico delle vittime, dal momento che esiste
una seconda violenza che le donne violentate subiscono, quella di sentirsi in colpa e provare vergogna
per quello che è accaduto. Colpevoli per qualcosa che non hanno fatto, ma che al contrario hanno fatto
contro di loro. Provare vergogna, perché essere vittime di violenza può, in parte, essere responsabilità
delle vittime stesse”.
|