Sosta a pagamento riattivata all’insaputa dei cittadini a Scafati
Sosta a pagamento riattivata all’insaputa dei cittadini a Scafati, Angelo Matrone scrive al prefetto di Salerno. “Ci
aveva garantito massima attenzione per la nostra comunità. Se la commissione straordinaria non è capace di garantire
correttezza alla cittadinanza penso che sia il caso di valutare anche il cambio dei componenti della triade”.
Angelo Matrone, ex consigliere comunale di Scafati, ha scritto una lettera al prefetto di Salerno, Salvatore Malfi,
per chiedere il suo intervento dopo la sosta a pagamento
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riattivata senza preavviso in città e che ha fatto scattare
la protesta dei cittadini.
“Sua eccellenza prefetto Malfi,
chi la scrive è un cittadino di Scafati, che ha ricoperto negli ultimi anni il ruolo di consigliere comunale. Ho
letto molto attentamente la sua relazione, che ha determinato lo scioglimento per camorra dell’amministrazione
comunale di Palazzo Mayer. Nel suo documento ha sempre parlato di priorità per il ripristino della legalità. Su
questo punto sono d’accordo con lei, ma credo che nella sostanza questo non stia accadendo, nonostante le promesse
che lei stesso ha fatto agli scafatesi lo scorso 14 agosto, giorno in cui ha tenuto il Comitato per l’Ordine e la
sicurezza pubblica. Prefetto, a Scafati la sosta a pagamento è tornata senza preavviso e senza neanche uno straccio
di manifesto affisso in città. Solo chi ha un profilo Facebook e ha pigiato “mi piace” sulla pagina dell’Acse,
infatti, sapeva che nell’area mercatale e in piazzale Aldo Moro il parcheggio da ieri, lunedì 30 ottobre, costa
un euro. Va bene ripristinare la legalità, ma non a scapito dei cittadini, che di questa situazione stanno pagando
il prezzo maggiore. Scafati sta diventando ostaggio della burocrazia e di un gruppo di rappresentanti statali che
ha deciso di chiudersi nei palazzi del potere più che dialogare con la gente che, già da anni, è stata costretta a
soffrire per scelte politiche scellerate. Ecco perché, signor Prefetto, le chiedo di intervenire in prima persona.
Se l’attuale commissione straordinaria non è in grado di gestire la città di Scafati valuti, perché no, anche un
cambio di funzionari. Questa comunità deve ripartire nel segno della legalità, ma ciò non può diventare un alibi
per continuare a umiliare gli scafatesi nel silenzio generale”.
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