Scafati: Cede l’asfalto della strada di via Aquino - #notizieirno.it#
Cede l’asfalto della strada di via Aquino, appello di Angelo Matrone alla commissione ministeriale del Comune di
Scafati. “Serve una task force per verificare i lavori legati alla manutenzione stradale”. Chiesto un monitoraggio
dei cavalcavia presenti in città: “Serve uno studio sui cavalcavia Longobardi, Prete e Avogadro. Casi come quello
di Fossano non devono verificarsi più”.
“Il cedimento dell’asfalto in via Aquino è il segnale emblematico che il “sistema Italia” nei lavori pubblici ha
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fallito. Adesso dobbiamo evitare che casi come quello di Fossano possano registrarsi anche a Scafati”. Questo il
monito che Angelo Matrone, ex consigliere comunale in quota Fratelli d’Italia, lancia alla Commissione ministeriale
dopo l’incidente che sabato scorso ha visto coinvolto un camion che trasportava legname. “Sono state immagini
scioccanti da vedere”, ha detto Matrone. “Se in quel momento fosse transitato un pedone, un’auto o un ciclista
staremmo a parlare di una tragedia in questo momento”. Da qui la richiesta di una task force per verificare gli
ultimi lavori effettuati per la manutenzione stradale e avviare un monitoraggio dei cavalcavia della città. “I
commissari devono assolutamente coinvolgere tutte le istituzioni interessate: dalla Provincia alla Regione, fino
al governo Gentiloni. Ogni strada deve essere controllata, perché quanto accaduto in via Aquino non deve più
ripetersi”.
Poi la questione legata ai cavalcavia. “Serve avviare uno studio sullo stato di salute dei cavalcavia Longobardi,
Prete e Avogadro. Sono utilizzati ogni giorno da tantissimi cittadini e in alcuni casi sono necessari per il
traffico ferroviario. Prima di parlare di morti e di fare il solito mea culpa posticipato dobbiamo agire per tempo”.
Infine, l’appello alle altre forze politiche della città: “Questa volta dobbiamo dare un segnale alla popolazione.
Spero che tutte le associazioni e i partiti possano condividere con me questa necessità e mettere in campo atti
concreti”.
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