Sanità meno tagli e più risorse per tutti
Dai tagli praticati negli anni al sistema salute in Campania ove ne han no pagato e ne continua no a paga re le
Conseguenze cittadini e lavoratori, all’aumento degli stipendi dei manager il passo è tragicamente breve. E’
una questione oltre che di merito anche di metodo ed eticamente sbagliata. Dopo anni di commissariamento
gestito con tagli lineari che hanno inciso fortemente sulle dotazioni organiche, sulla qualità e quantità
delle prestazioni e dopo mesi di assenza di una gestione commissariale, ci aspettavamo che il rigore professato
in queste settimane fosse praticato nello stanare e recuperare fondi dal capitolo beni e servizi e dalle
inefficienze. Investire nella rete territoriale, nelle cure domiciliari, nella rete dell’emergenza / urgenza,
meglio integrare il pubblico con il privato, anche a favore di molti lavoratori che proprio nel privato
accreditato e nel terzo settore soffrono maggiormente subendo dumping contrattuale ed essendo, in talune
circostanze, anche sottoposti a procedure di licenziamento,
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ridurre le liste di attesa ed abbassare la mobilitò
extra regionale dovrebbe essere la priorità per tutti.
Di contro si continua a colpire la professionalità e la dignità dei lavoratori della sanità- che sono sui
posti di lavoro rinunciando a ferie e lavorando sotto organico dando accoglienza assistenza e cura ai cittadini Campani.
Al di fuori di ogni forma di demagogia ed alla luce del recente incontro in sede regionale con il
Commissario / Presidente ci aspettiamo che le progettualità ed i propositi emersi vengano al più
presto messi in pratica, ripensando ad una riorganizzazione della sanità che possa avere tutto il
personale impegnato nelle strutture sanitarie ed ospedaliere, motivato e remunerato per la loro
professionalità alla pari di chi ha un ruolo manageriale, sicuramente impegnativo, ma difficile da
svolgere senza il contributo quotidiano di ogni singolo lavoratore. E’ nei momenti difficili e quando
si vuole cambiare passo che si devono fare le scelte più giuste per non perdere la fiducia di chi ha
ancora una speranza… che è quella di risalire la china per un a Regione, ultima nelle statistiche
ministeriali per raggiungimento del LEA e per l’intera popolazione Campana che merita cure adeguate
e dignità lavorativa.
Napoli 20 agosto 2017
MUORE IN ATTESA DI TRASFERIMENTO
FP CISL CAMPANIA SUBITO INVESTIMENTI
Mai più episodi simili, basta tagli nella sanità (ANSA)
“Mentre i manager si arricchiscono, chi lavora nella sanità campana attende di essere motivato e remunerato adeguatamente per la professionalità profusa da anni e di cittadini di ricevere cure e assistenza adeguata”. Per la Funzione Pubblica della CISL Campania la fotografia della sanità campana è chiara – regione ultima nelle statistiche ministeriali per il raggiungimento dei LEA (livelli essenziali di assistenza), e pone un problema oltre che di merito anche di metodo perché questa decisione è eticamente sbagliata; come si sottolinea in una nota il sindacato aggiunge “ episodi come quelli accaduti all’Ospedale Loreto Mare di Napoli in cui ha perso la vita un giovane ragazzo di Torre del Greco e sul quale sono in corso due indagini una interna e l’altra della magistratura, non devono più verificarsi. Resta fondamentale però garantire il ruolo degli infermieri e la sicurezza fisica e psichica dell’ambiente di lavoro, aspetti fondamentali per una sanità di qualità. Non si faccia una inutile caccia alle streghe”. Dopo anni di commissariamento gestito con tagli lineari che hanno inciso fortemente sulle dotazioni organiche, sulla qualità e sulla quantità delle prestazioni e dopo mesi di assenza di una gestione commissariale, ci aspettavamo che il rigore professato in queste settimane fosse praticato nello stanare e recuperare fondi dal capitolo beni e servizi e dalle inefficienze, sostiene la FP CISL. Ci aspettavamo investimenti nella rete territoriale, nelle cure domiciliari, nella rete dell’emergenza/urgenza, una migliore integrazione del pubblico con il privato, che le progettualità ed i propositi emersi venissero al più presto messi in pratica ripensando ad una riorganizzazione della sanità che possa avere il personale impegnato nelle strutture sanitarie ed ospedaliere con certezze lavorative e dignità professionale.
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