Ripetitore telefonico a San Marzano sul Sarno
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Ripetitore telefonico a San Marzano sul Sarno, nasce il comitato popolare “No alle onde violente”
per opporsi all’installazione dell’antenna nel campo sportivo. La responsabile Katia De Felice: “C’è
necessità dell’aiuto di tutti e siamo aperti a tutti i coloro vogliano condividere con noi questa lotta.
Abbiamo già iniziato una raccolta firme itinerante nei principali punti di aggregazione della città”.
Il consigliere comunale Vincenzo Marrazzo: “Pronto a portare all’attenzione della Giunta le istanze dei cittadini”.
“Sono contento che dalla volontà dei cittadini sia nato il comitato popolare “No alle onde violente”,
gruppo che vuole vigilare sull’attività dell’amministrazione comunale in merito all’istallazione di un
ripetitore telefonico all’interno del campo sportivo di San Marzano sul Sarno. E’ il segno che questa
comunità non delega a nessuno le competenze in materia di salute e rinnovo il mio personale impegno
all’interno del consiglio comunale per rappresentare le istanze dei marzanesi che sono preoccupati
sui probabili rischi che la nuova antenna potrebbe portare in città”. Così Vincenzo Marrazzo, consigliere
comunale di opposizione a San Marzano sul Sarno, plaude all’impegno del neonato comitato nato in città
dopo il caso che, nell’agosto scorso, ha sollevato portando la Giunta Annunziata a doversi confrontare
con la comunità marzanese. “Il comitato sarà anche espressione di garanzia per tutta la popolazione”,
ha spiegato Marrazzo.
Il gruppo “No alle onde violente” avrà tra i propri rappresentanti anche Katia De Felice. “La salute dei
cittadini di San Marzano sul Sarno non è in affitto e in vendita e su questo concetto baseremo la nostra
azione. Vogliamo comprendere ogni passo che l’amministrazione comunale farà per l’installazione di questo
ripetitore. Le nostre vite non valgano pochi spiccioli”, ha detto. “Non possiamo fare altro che ringraziare
il consigliere Marrazzo che, la scorsa estate, ha sollevato il caso, altrimenti ora ci saremmo ritrovati un
ripetitore nel campo sportivo senza saperlo. L'incontro con gli esperti andava organizzato prima, ma adesso
guardiamo avanti. Speriamo che possa rappresentarci in consiglio comunale e portare avanti le istanze
dell’intera cittadinanza. C’è necessità dell’aiuto di tutti e siamo aperti a tutti i coloro vogliano
condividere con noi questa lotta. Abbiamo già iniziato una raccolta firme itinerante nei principali
punti di aggregazione della città”.
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