Personale fuori ruolo nelle strutture dell’Asl Salerno
Personale fuori ruolo nelle strutture dell’Asl Salerno, la denuncia della Uil Fpl provinciale. La rivelazione
di Biagio Tomasco: “Solo a Nocera Inferiore ci sono 16 infermieri impiegati nel settore amministrativo. Incarichi
dietro la scrivania anche per diversi fisioterapisti. Il manager Giordano intervenga subito”.
Il sindacalista Biagio Tomasco della Uil Fpl provinciale chiede chiarezza sul personale fuori ruolo e i fondi
contrattuali di competenza dell’Asl Salerno. Il rappresentante dei lavoratori, che insieme agli esponenti della
Cgil Fp segue la vertenza, ha scritto una lettera al manager dell’Azienda sanitaria, Antonio Giordano, proprio
le dichiarazioni rilasciate dallo stesso direttore generale sulla vicenda.
“Innanzi tutto si ricordano le 4 note di sollecito a firma delle scriventi con le quali si denunciava un malcostume
reiterato di professionisti che non svolgevano il loro ruolo istituzionale e la relativa richiesta di istituire una
commissione ad hoc per l’analisi di tale fenomeno”, ha spiegato Tomasco. “Nella sede centrale di Via Ricco a Nocera
Inferiore prestano servizio 76 amministrativi distinti in 43 assistenti amministrativi, 26 collaboratori amministrativi,
3 collaboratori amministrativi esperti e 4 coadiutori amministrativi oltre a 16 infermieri distinti in 2 “Esperti
Caposala”, 2 “Esperto infermiere” e 12 infermieri. E tanto già basterebbe a capire la portata del fenomeno, in
quanto se in una piccola realtà insistono 16 unità che non necessitano per qualifica e ruolo, figuriamoci cosa si
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riscontrerebbe sull’intero territorio aziendale”.
Sull’intero territorio di competenza dell’Asl Salerno, secondo Tomasco, ci sarebbero 77 lavoratori impiegati in
ambiti non prettamente ospedalieri. “Nello specifico, ci sono infermieri e fisioterapisti che svolgono attività
in ambienti diversi da quelli di degenza e sono dislocati nelle varie direzioni sanitarie. Al direttore generale,
in maniera riservata, forniremo gli elenchi completi di nome, cognome e qualifica, nonché luogo di lavoro. Tali
unità operative, che in molti casi occupano ruoli amministrativi potranno sì passare a tale incarico, ma solo ed
esclusivamente dopo che sia garantita al personale amministrativo la possibilità prevista dal contratto nazionale
di categoria. Ai sindacati, sebbene debitamente richiesti, l’Asl non ha ancora consegnato i saldi attivi dei tre
fondi contrattuali con i quali avviare le relative sessioni di bilancio ed il relativo loro utilizzo. Questo avviene
nonostante la Corte dei Conti abbia a più riprese sostenuto che compito precipuo delle Amministrazioni sia quello di
costituire i fondi, anche in maniera unilaterale e senza vincoli nei confronti dell’organo di governo regionale,
ogni inizio d’anno onde addivenire ad una rapida conclusione della trattativa tra le parti per il loro utilizzo.
Tanto ancora non è avvenuto, relativamente alla formalizzazione dei residui ed alla trattativa per il loro utilizzo.
Ovviamente se, dopo l’analisi dei tabulati che avremo cura di fare avere all’Asl, dovessero emergere posizioni
anomale, chiederemo al manager Giordano di intervenire immediatamente per la loro regolarizzazione in modo da
evitare l’inopinata convinzione che questi dipendenti possano attraversare un momento di crisi esistenziale in
quanto sotto dimensionati e non utilizzati nel loro profilo di appartenenza. Hai visto mai che a qualcuno di
loro non venga in mente di intentare causa per demansionamento”.
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