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   Mazzette ai vigili, indagato ex comandante Buttarelli
    Mazzette ai vigili, indagato ex comandante Buttarelli E’ accusato di abuso d’ufficio per la vicenda di un ambulante tormentato dalle multeperché non pagava la tangente da 1000 euro al mese ROMA - «La legge siamo noi e a noi delle sentenze e degli altri ca...i in tuopossesso non ce ne frega niente: ti sequestriamo tutto». In forza di questapremessa e (soprattutto) della divisa, alcuni vigili urbani avrebbero



    sottopostol’ambulante Augusto Proietti, a raffiche di multe e sequestri per piegarlo a pagarela «tangente». Dalla vicenda, fatti avvenuti fra 2011 e 2012, erano scaturiti diversiricorsi al Tar (vittoriosi per il commerciante) e un’inchiesta della magistratura che,a questo punto, registra un salto di qualità. Perché tra i dodici agenti dellamunicipale indagati dal pm Erminio Amelio per abuso d’ufficio c’è anche ilgraduato Carlo Buttarelli, subentrato al posto di Angelo Giuliani alla guida dellapolizia municipale tra 2012 e 2013 (quando, per capire, esplose lo scandalo«Bernabei» che travolse i vertici della municipale). Le richieste di mazzette I fatti contestati sarebbero avvenuti un anno prima di quella promozione, quandocioè Buttarelli, già dirigente I gruppo, era andato a dirigere il presidio di Parioli-Salario. Ed è proprio in viale Parioli, fra «Celestina» e il «Caminetto», lungo unadelle vie più sottomesse al commercio ambulante di Roma, che l’itinerantemontava il suo banco di merci. Ed è sempre qui che avvenivano quelle chel’ambulante e suoi aiutanti o co-intestatari della licenza, hanno denunciato comevere e proprie vessazioni dei vigili urbani. «Con 1.000 euro al mese, questiproblemi non li avresti» dice al commerciante, a un certo punto, uno dei vigili,l’agente Andrea Bianconi, che il pm ritiene


capofila della strategia di pressione neiconfronti di Proietti e che ora è indagato per concussione. Scrive il pm cheBianconi «nella sua veste di vigile urbano e nell’esercizio delle sue funzioni, inconcorso con i colleghi Antonio Gianni, Pasquale Greco e Carlo Buttarelli, conapporti causali diversi ma convergenti verso il medesimo risultato, abusavano delproprio potere» e senza tener conto dell’autorizzazione al commercio itineranterilasciata alla Bas sas dell’itinerante redigevano una lunga serie di verbali. AButtarelli si contesta il concorso in abuso d’ufficio. Le minacce all’ambulante Non manca, in questa storia di ordinaria corruzione, il colore. Le denunce dellavittima, anzi, ce lo restituiscono per intero: «Adesso ti daremo il tormentodovunque vai, anche se ti fermi a pis...are» fa mettere a verbale Proietti. «Quelloche dici tu - minacciano gli agenti - non conta niente, conta solo quello che ordinail nostro collega Bianconi e il comandante Buttarelli». Nel 2013 Proietti si presentaal Tar, rovesciando sulla scrivania del magistrato un’ottantina di multe, poiazzerate dal Tribunale regionale. Le decisioni dei giudici convincono il pm cheProietti, più che un ambulante indisciplinato, è la vittima di una serie di abusi.Pressioni per costringerlo a prendere in seria considerazione l’ipotesi dei famosi«1.000 euro al mese».

Redazione: notizieirno.it

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