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   INCIDENTI TRA SALERNO E LA VALLE IRNO, SOPRATTUTTO A S. SEVERINO
    INCIDENTI TRA SALERNO E LA VALLE IRNO, SOPRATTUTTO A S. SEVERINO
    Salerno. Attimi di paura, di tensione e comprensibili disagi e nervosismi in via Costantino l’Africano: tra la clinica Tortorella e l’edificio che ospita gli allievi del liceo “Tasso”, infatti, si è verificato un piccolo ma mai abbastanza banale incidente. Il tutto è accaduto nella mattinata del 13 luglio, verso le 8-8.30. Anche se non ci sono stati feriti e tutto è filato liscio, tuttavia l’episodio ha causato del caos e la rabbia e l’impazienza di pedoni, automobilisti e passanti in genere si sono fatte sentire. Sembra che una donna non si sia fermata allo stop, è il classico motivo delle infrazioni al codice della strada. Una normativa che secondo noi dovrebbe essere rivisitata e aggiornata, resa più severa e con pene maggiori, aggravate. “Donna al volante, pericolo costante”: il vecchio e “saggio” (?) adagio la dice lunga sui comportamenti del gentil sesso, ma ricordiamo che sono maggiormente pericolosi e anche, forse, numerosi i “disastri” stradali degli autisti maschi. Quel che è in questi giorni capitato alla donna, distratta, alla guida poteva succedere e infatti capita (troppo spesso) anche agli uomini. A volte basta poco, perché un momento di disattenzione e un colpo di sonno – per carità, accade a tutti/tutte – possano inficiare e rovinare la vita di tante, troppe persone – innocenti, per giunta! Per questo le autorità competenti – carabinieri, polizia, polizia urbana, ausiliari del traffico… - raccomandano molta responsabilità al volante: il non abusare di alcool, il divieto di prendere l’auto se si assumono sostanze psicotrope e/o vere e proprie droghe, l’attenzione e la prudenza alla guida e l’elenco potrebbe senz’altro continuare. Il tutto in un attimo, ecco fatto: la vita è persa! Per questo, occorre molta scrupolosità nel guidare. Seguendo i consigli “salvavita” di chi di dovere si riescono a limitare, per lo meno, danni gravi a vetture, cose, persone: conducenti e terzi – soprattutto bambini. Non sono rari dunque gli incidenti a Salerno, come questo per fortuna banale; sia dove si corre di meno, e cioè proprio nel traffico cittadino delle rush hour (gli orari di punta), quando i mezzi proseguono lenti e sferraglianti in un serpentone di veicoli clacsonanti, sia soprattutto sulle autostrade tra Salerno e altre zone, come Mercato S. Severino e non solo. È di pochi giorni fa, verso la metà di luglio, la notizia di un terribile sinistro occorso a una ragazza di Mercato S. Severino (frazione S. Vincenzo), le cui iniziali sono A. P.: la giovane guidava avendo a bordo il figlioletto di due anni, e si stava recando a una località di mare per trascorrervi qualche spensierato giorno di vacanza. All’improvviso, passato il bivio di S. Cecilia – tra Eboli e Campagna – un uomo ha azzardato un sorpasso ma ha perso il controllo della vettura ed è finito addosso alla ragazza. Per fortuna – oltre a qualche contusione dovuta


all’airbag – madre e figlio non sono stati feriti, poi si sono recati – avendo contattato i familiari – all’ospedale per controlli ed osservazioni vari. Vivi per miracolo, l’automobile ridotta a un mucchio di rottami. Questo sulle autostrade e/o superstrade, ma non vanno dimenticati certamente i sinistri sulle strade cosiddette “normali”: un trentenne di S. Severino, pochissimi mesi fa, ha perso l’uso del braccio schiantandosi contro degli ostacoli mentre era in moto, ma a velocità sostenuta, nel tratto vicino alle Fonderie Pisano – tra Baronissi e la Valle Irno. Un altro trentenne, G. T., è deceduto invece al volante di un quad (ciclomotore a quattro ruote) sul trincerone (via Solofrana) di Mercato S. Severino, ma costui, pare per un infarto fulminante – è la verità ufficiale. Tuttavia il pericolo esiste. Perciò è sempre meglio e anche sempre più necessario guidare con prudenza e con sana moderazione, in modo da evitare o comunque limitare gli effetti di una tragedia che può costare l’esistenza o la menomazione fisica. Tutto dipende da noi.

ANNA MARIA NOIA


Testo scritto di: Anna Maria Noia
Redazione: notizieirno.it

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