RSS Facebook Twitter Google + Google + Pinterest Pinterest Pinterest   
Preferiti
Pagina iniziale
Google
Farmacie di turno
NGV Ospedale Civile Protezione Civile
  
     
  
  
  







    IL CIUCCIO DI FUOCO “VECCHIO” RESTAURATO AD ACIGLIANO DI S. SEVERINO
    Mercato S. Severino. Da poco acconciamente restaurata la “vecchia” sagoma di cartapesta raffigurante il ciuccio di fuoco, noto, importante ed ancestrale retaggio etnografico tipico della frazione Acigliano: un simulacro mandato “in pensione” ai primi del 2000, quando è stato sostituito – ma non certamente rimpiazzato – da una figura più moderna e sicura (in quanto v’è la presenza di apparati pirotecnici!). Protagonista dell’iniziativa, esempio di cittadinanza attiva, il diciannovenne Gaetano D’Auria. Originario della frazione, non molto popolosa però tranquilla, il giovanissimo coltiva da tempo diversi interessi e ha


la passione per le tradizioni popolari nonché per la storia del suo paese, al quale intende tributare omaggio organizzando kermesse e manifestazioni culturali. Tra queste, volute proprio da D’Auria e dalla sua associazione giovanile Acigliano – in fase di costituzione – è in programma l’esibizione hip hop di Ace Blond e il medley di canzoni napoletane eseguito da Carlino Somma, il 16 agosto. Tornando al “mitico” ciuccio di fuoco, che prevede l’accensione dell’asino (da parte del primo cittadino oppure, come in passato, dallo scemo del villaggio) quale rito augurale, scaramantico e apotropaico mediante razzi e biancali, esso è l’evento principale della frazione e vestigio paganeggiante comunque legato alla antica indizione bizantina (cioè la risoluzione dei contratti agrari nelle comunità contadine) ma anche alla solennità dell’Assunta: infatti l’esplosione della sagoma, con in groppa personaggi famosi e/o appartenenti al contesto sociale attuale o del passato, è fissata proprio alle 24 di ferragosto. L’asino – personaggio mite e umile, paziente – fa parte a pieno titolo di molti testi letterari, ad esempio in Apuleio, in Shakespeare e in Collodi. Simboleggia, fra l’altro, la rivalità tra le due frazioni limitrofe: Acigliano – per l’appunto – e Pandola. Casali sempre divisi sin dall’antichità, tra vecchi screzi e diatribe, sfottò. Gaetano D’Auria è un ragazzo serio e posato: uno che si dà da fare, è sempre in movimento; entrato all’Emergenza pubblica Irno (Epi), la locale protezione civile, mostra di possedere idee ben chiare circa il suo presente e anche il futuro. In sole due settimane di alacre lavoro ha infatti risistemato l’antico ciuchino soppiantato dal nuovo modello realizzato nel 2001 e lo ha riportato all’antico splendore. Ha contato unicamente sulle sue forze, ma il risultato è notevole; il ragazzo intende ora esporre il ciuccio di fuoco al palazzo Brescia Morra per poi portarlo in piazza e farlo correre lungo la strada principale. Proprio come una volta! In questo ambizioso progetto, egli dichiara, è stato validamente supportato dal personale della biblioteca comunale, da pochi mesi allocata ad Acigliano. In particolare D’Auria ringrazia Clementina Leone e Maria Salvati. Appuntamento quindi alle 24 tra il 15 e il 16 del corrente mese, per vivere e rivivere appieno tale spettacolo, nel segno – finalmente! – dei giovani, come Gaetano. Adolescenti che hanno voglia di mettersi in gioco per dimostrare a se stessi e agli adulti che anche loro – quando vogliono – possono riuscire ad attuare esperienze positive nei confronti delle collettività di appartenenza e non solo! A loro e a D’Auria va il plauso del consigliere Eduardo Caliano, che approva questo operato. ANNA MARIA NOIA
Servizio a cura di: Annamaria Noia
Redazione: notizieirno.it

RSS Facebook Twitter Google + Pinterest Pinterest Pinterest
@Reserved: Tutti i diritti sono riservati vietato la riproduzione anche parziale i trasgressori verranno puniti dalla legge.
Tutti i video che sono presente in questo sito sono senza scopo di lucro.

TOP