Incarico per la direzione della Struttura complessa della direzione medica.
Incarico per la direzione della Struttura complessa della direzione medica dei presidi ospedaliera di Polla
e Sapri, la Cisl Medici chiede un passo indietro sul bando. Il sindacalista Alfonso Citarella: “Requisiti da
rettificare per evitare anomalie. Pronti a difendere i diritti dei lavoratori in ogni sede”.
Rettificare i requisiti richiesti nel bando per il conferimento di incarico per la direzione della Struttura
complessa della direzione medica dei presidi ospedaliera di Polla e Sapri. A chiederlo è Alfonso Citarella,
sindacalista della Cisl Medici di Salerno, che ha scritto al direttore generale dell'Asl provinciale per fare
luce su quella che definisce una vera e propria anomalia. "Nel profilo soggettivo richiesto si legge che il
candidato deve essere in possesso delle necessarie competenze professionali e manageriali e di un requisito
specifico oltre che di una maturata esperienza nella direzione medica di presidio, una specifica esperienza
nei servizi territoriali, nonché una adeguata formazione nella loro organizzazione". Per la Cisl Medici
l'inserimento di tale punto determinerà un grave disagio procedurale da parte della commissione concorsuale
che dovrà comunque attenersi al bando. “Inoltre, il requisito obbligatorio inserito nel bando è per certi
versi sommario perché non sono precisati la natura ed i tempi dell’esperienza nei servizi territoriali richiesta.
Inoltre, poiché i servizi sanitari territoriali sono molteplici e molto diversificati tra loro”, ha continuato
Citarella. “Ci chiediamo, sempre al fine di una corretta ed equanime valutazione, sarà considerata maggiormente
una esperienza di sei mesi in un distretto o quella maturata in un anno nel dipartimento di Salute mentale.
Questi sono solo alcuni esempi da cui emerge la fondata ipotesi che l’anomalia riscontrata potrebbe lasciare la
commissione e i candidati nell’assoluta incertezza con possibili risvolti negativi anche per l’Asl che non avrà
nessuna garanzia che i vincitori saranno scelti con dei requisiti certi”.
Nei mesi scorsi la rettifica dei bandi ha riguardato solo i presidi
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ospedalieri di Sarno e Vallo della Lucania,
non modificando quelli relativi a Sapri e Polla. La questione, ovviamente, non ha soddisfatto i sindacalisti della
Cisl Medici provinciale. “Tutto questo peggiora ulteriormente il delicato equilibrio procedurale danneggiando i
dirigenti medici iscritti, i quali pur possedendo regolarmente i requisiti previsti dalla norma vigente per la
disciplina oggetto del concorso, ovvero della Unità operativa complessa di Direzione medica di presidio ospedaliero,
si vedranno esclusi da un anomala ed incompatibile procedura concorsuale favorendo di fatto taluni privi dei requisiti
a danno di aventi legittimo diritto”.
Secondo Citarella, dunque, ci sarebbe la volontà discriminatoria aprioristicamente discrezionale dei vertici
dell’Asl. “Come sindacato siamo fermamente convinti che la direzione aziendale operi affinché la direzione medica
dei presidi ospedalieri, compresi quelli di Sapri e Polla, venga affidata a professionisti competenti e qualificati
e non giammai a chi non potrebbe accedere al medesimo ruolo in nessuna parte del continente. Per ottenere una
procedura legittima è però necessario un ulteriore intervento del direttore generale dell’Asl per ristabilire
la piena legalità delle procedure fugando ogni possibile dubbio interpretativo. Ecco perché confidiamo nella
sua autorevolezza e competenza affinché si proceda a quanto richiesto, evitando di interessare gli organi
preposti a tutela degli incolpevoli dirigenti medici danneggiati. Inoltre, la procedura anomala per le
strutture di Polla e Sapri complicherebbe anche la designazione della commissione concorsuale, poiché
l’elenco ministeriale da cui sorteggiare i nominativi dei commissari è unico e non crediamo esista al suo
interno una sottosezione di “Direttori medici di presidi ospedalieri con particolare esperienza nei servizi
territoriali”. Con questo bando vi è il fondato pericolo che si possa dare accesso alla partecipazione al
ruolo di direttore medico di presidio a soggetti non in possesso dei titoli previsti dall’invalicabile normativa
vigente, creando un precedente unico e pericoloso. Bisogna evitare che anche su procedure oramai consolidate
si possano creare occasioni per denigrare la sanità in Campania”.
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